Storia
Le vicende medioevali vedono Vigliano dapprima feudo del Conte Bosone di Pombia, poi legato alla Chiesa di Vercelli da parte di Ottone III nel 999. Successivamente– insieme a Valdengo - diviene parte dei possedimenti degli Avogadro, antica e nobile famiglia cui la storia del paese è fortemente legata e di cui sono testimonianza visibile ancora oggi alcuni edifici, dal Castello di Moncavallo alla Chiesa di Santa Lucia.
Per un breve periodo, fra la fine del 1300 e l’inizio del secolo successivo, il territorio fu di proprietà dei Visconti, Signori di Milano: già dal 1404, tuttavia, fa capo ai Duchi di Savoia.
Dalla Vigliano dell’alto medioevo, con un centinaio di abitanti dediti ad una agricoltura povera e al piccolo artigianato, si è ora ad un paese costituito da diversi nuclei abitati, verso il Cervo o in salita sulla collina, verso Moncavallo.
Vigliano è comune indipendente dal 1776: di lì a non molto, con la realizzazione della strada statale Biella-Laghi, inizia la storia dell’industria locale e l’apertura al commercio. Il primo lanificio sorge nel 1868: sulle rive del Cervo, dalle acque preziose per il lavaggio della lana, sorgono successivamente altre fabbriche tessili. Attorno a queste nascono poi i villaggi industriali, Rivetti e Trossi, dalle tipologie abitative e dalla rilevanza sociale notevole per la storia dell’industrializzazione italiana. Cresce progressivamente il numero degli abitanti, richiamati dalle possibilità lavorative nelle fabbriche.
Con l’aggregazione a Vigliano di una parte del comune di Chiavazza, nel 1940, la popolazione sale a 5.000 unità circa. Dal 1967 la popolazione raggiunge gli 8.000 abitanti; nel 1992 il picco demografico con 8559 abitanti. Al censimento 2001 le unità contate sono 8412, di cui 167 cittadini stranieri.